Nell'ambito dell'annata Altaroc Odyssey 2022, la società spagnola Windar, specializzata nella produzione di componenti per turbine eoliche, è diventata uno dei pionieri del settore in termini di recupero dei rifiuti. Entro il 2022, aveva trattato o riciclato l '82% dei rifiuti della sua sede centrale.
Nel 2021, l'azienda ha adottato una strategia di sostenibilità che include obiettivi di economia circolare in modo che, entro il 2025, oltre il 75% dei suoi rifiuti pericolosi e non pericolosi, generati negli stabilimenti di tutto il mondo, sia recuperabile.
Pochi giorni fa, l'azienda ha incaricato una terza parte esterna di approvare la sua strategia "Rifiuti Zero".

Secondo lo studio condotto da LRQA, uno dei leader mondiali nel campo della certificazione e dell'ispezione, Windar avrà recuperato l' 82% dei suoi rifiuti entro il 2022, in linea con il suo obiettivo.
LRQA ha quindi assegnato a Windar il marchio "Zero Waste to Landfill", tenendo conto dello standard ISO 1729: 2019. In precedenza, l'azienda doveva dimostrare che i suoi rifiuti, una volta inviati al trattamento finale da parte di un gestore autorizzato, non erano stati bruciati o depositati in una discarica, in modo da non avere un impatto negativo sull'ambiente o sulla salute umana.
A breve Windar estenderà questo processo ai suoi stabilimenti internazionali.
L'azienda, che ha un portafoglio ordini di oltreun miliardo di euro per i prossimi anni, ha anche appena ottenuto l'approvazione per la costruzione del suo nuovo impianto di produzione in Polonia. Il progetto, che si estende su un'area di 17 ettari per la produzione e lo stoccaggio dei componenti delle turbine eoliche nel porto polacco di Stettino, dovrebbe essere completato entro 2 anni, per un costo totale di 100 milioni di euro. Windar ha ora 13 siti produttivi sparsi in tutto il mondo per essere il più vicino possibile ai suoi clienti e ridurre così la sua impronta di carbonio.