Prospettive per il private equity e i buyout nel 2025
Sintesi
Trascrizione scritta
Louis Flamand: il 2024 ha visto una forte ripresa del mercato delle acquisizioni dopo un anno di incertezza economica e di difficili condizioni di finanziamento nel 2023. La stabilizzazione dei tassi di interesse e il miglioramento dell'accesso al credito hanno portato a un aumento significativo delle transazioni, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa. Anche le exit sono aumentate, sebbene il mercato delle offerte pubbliche iniziali e delle IPO rimanga timido. L'Asia, invece, mostra tendenze contrastanti, con un mercato giapponese in espansione e un netto rallentamento in Cina. Negli Stati Uniti, il 2024 è stato caratterizzato da una forte ripresa dei buyout, con un aumento del 59% del volume delle transazioni. Questa ripresa è stata favorita da un migliore accesso al credito, con tagli cumulativi dei tassi di 100 punti base. L'impulso è stato particolarmente forte per le grandi operazioni superiori a 1 miliardo di dollari, che hanno rappresentato il 79% del valore totale delle operazioni negli Stati Uniti, un livello che non si vedeva dal 2017. In termini di valutazioni, secondo Pitchbook il multiplo medio tra valore d'impresa ed EBITDA è stato di 10,9x nel 2024, in calo del 9% rispetto al multiplo medio di 11,9x osservato nel 2022. Il mercato parla di un calo medio del 20% delle valutazioni. Ma il mix settoriale è cambiato dopo il forte aumento dei tassi di interesse nel 2022. I gestori puntano ora su settori difensivi e a forte crescita come il software e la sanità, dove i multipli di valutazione sono strutturalmente più elevati. In Europa, l'attività di buy-out ha registrato una forte ripresa, più che raddoppiando rispetto al 2023: +112%.
Louis Flamand: La riduzione del divario tra i prezzi attesi dai venditori e quelli che i fondi sono disposti a pagare al momento dell'acquisto, la stabilizzazione dei mercati del credito e un costo del capitale più interessante hanno contribuito a questa ripresa. Due tendenze principali hanno caratterizzato le transazioni di private equity nel 2024. In primo luogo, il mercato delle acquisizioni di società quotate in borsa, note come "take-privates", è stato particolarmente dinamico, a dimostrazione del crescente desiderio delle società di ritirarsi dai mercati pubblici per beneficiare di una maggiore flessibilità finanziaria e strategica. Tra le principali operazioni, l'acquisizione di Hargreaves Lansdown per 5,3 miliardi di sterline da parte di CVC e Nordic Capital e l'acquisizione di Exclusive Networks, società francese di cybersecurity, per 2,19 miliardi di euro da parte di Clayton Dubilier, Rice e Permira illustrano questa tendenza. Hargreaves Lansdown è presente nei portafogli diAltaroc Odyssey 2021 attraverso il Nordic XI Fund e Odyssey 2023 attraverso il CVC IX Fund. Anche le cessioni hanno rappresentato una parte significativa dell'attività in Europa, in quanto i gruppi industriali hanno cercato di rifocalizzarsi sulle loro attività principali. Alcune grandi società quotate in borsa hanno ceduto attività non strategiche per migliorare la redditività e ottimizzare la struttura del capitale. Tra gli esempi di carve-out di quest'anno in Europa: il Gaming and Digital Business di IGT, un carve-out da 3,2 miliardi di sterline da parte di Apollo; Inomotics: una vendita da 3,5 miliardi di euro da parte di Siemens a KPS Capital Partners; e il carve-out da 800 milioni di euro da parte di Summa Equity della divisione di riciclaggio dell'energia e gestione dei rifiuti di Fortum in Finlandia.
Louis Flamand: In Asia, il mercato dei buyout è cresciuto del 3% in termini di volume, ma con dinamiche regionali molto diverse. Giappone e Australia hanno registrato una forte attività, trainata dal rinnovato interesse degli investitori internazionali. La Cina, invece, ha continuato a rallentare, con un calo degli investimenti del 28% rispetto al 2021. A seguito delle tensioni geopolitiche e della riduzione dei finanziamenti locali, il mercato delle exit ha mostrato segni di miglioramento, con una ripresa delle operazioni di M&A e una leggera ripresa delle IPO. Le operazioni di M&A sono aumentate del 22% rispetto al 2023, tornando ai livelli pre-pandemici, anche se ancora in ritardo. Le IPO sponsorizzate da private equity hanno raggiunto 19,9 miliardi di dollari nel 2024, con un aumento dell'80% rispetto ai due anni precedenti. Inoltre, il mercato secondario ha continuato a svilupparsi, con transazioni GP-LED per un totale di 75 miliardi di dollari, confermando il suo ruolo crescente come alternativa alle uscite tradizionali. Le transazioni GP-LED consentono ai gestori di fondi di trasferire determinate attività dai loro portafogli esistenti a fondi di continuazione. Questo meccanismo offre una soluzione agli investitori in cerca di liquidità, consentendo al contempo ai general partner di continuare a gestire asset interessanti senza venderli immediatamente sul mercato tradizionale. La crescita di questa strategia può essere spiegata da diversi fattori. Da un lato, il difficile contesto di uscita tramite IPO o M&A e, dall'altro, la crescente necessità degli investitori di liberare liquidità in un contesto in cui le distribuzioni rimangono limitate.
Louis Flamand: Il mercato della raccolta fondi è rimasto sotto pressione nel 2024, con un calo complessivo del 34% degli importi raccolti per i Buy-Out. Questa contrazione riflette la cautela degli investitori istituzionali e la debolezza delle distribuzioni dei fondi esistenti. Tuttavia, i grandi gestori hanno continuato a dominare il mercato, con importanti raccolte di fondi come EQT X, che ha raccolto 22 miliardi di euro, Cinven VIII, che ha raggiunto la dimensione di 13 miliardi di euro, e New Mountain Partner VII, che ha raccolto 15 miliardi di dollari. In conclusione, il 2024 è stato caratterizzato da una significativa ripresa del mercato delle acquisizioni, grazie al miglioramento delle condizioni macroeconomiche e di finanziamento che hanno favorito un aumento delle transazioni, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa. È interessante notare che, sia negli Stati Uniti che in Europa, le acquisizioni "take private" o "public to private" di società quotate in borsa stanno diventando sempre più comuni. A titolo di esempio, il numero di società quotate in borsa negli Stati Uniti si è dimezzato dalla metà degli anni Novanta. Ciò riflette il desiderio delle società di evitare la volatilità dei mercati pubblici, i crescenti vincoli normativi e la pressione dei risultati trimestrali. I fondi di private equity, invece, offrono flessibilità strategica, accesso a finanziamenti interessanti e una gestione a lungo termine focalizzata esclusivamente sulla creazione di valore. L'elezione di Donald Trump negli Stati Uniti alla fine dell'anno è stata ben accolta dal mercato e i primi riscontri sul campo mostrano un'accelerazione dell'attività negli Stati Uniti. Il miglioramento delle condizioni di mercato, con potenziali ulteriori riduzioni dei tassi di interesse in vista, potrebbe continuare a sostenere l'attività di buy-out in Europa nel 2025.
Louis Flamand: Sebbene gli investitori rimangano cauti riguardo ai rischi macroeconomici e alle incertezze geopolitiche per il 2025, una combinazione di fattori potrebbe favorire un aumento delle uscite da M&A. Un ampio inventario di società mature detenute da fondi che dovranno generare distribuzioni per i loro DPI. Un ambiente economico più stabile, che riduce l'incertezza sulle valutazioni. Una grande quantità di polvere secca, che consente ai fondi di private equity di prendere in considerazione l'acquisto di altri fondi o di effettuare acquisizioni strategiche. Un'amministrazione Trump più accomodante per quanto riguarda le norme antitrust, che facilita l'uscita dei fondi di private equity dal mercato industriale statunitense.
Louis Flamand: Il mercato secondario, in particolare le transazioni GP-LED, dovrebbe continuare a crescere come valida alternativa alle uscite tradizionali. Infine, sebbene la raccolta di fondi sia ancora al di sotto dei livelli record degli anni precedenti, potrebbe gradualmente migliorare a seconda del ritmo delle distribuzioni agli LP. Potrebbe gradualmente migliorare a seconda del ritmo delle distribuzioni agli LP. Per noi investitori, questo rallentamento è un'ottima notizia. Meno capitale raccolto significa meno concorrenza per le operazioni future. Storicamente, le annate con le peggiori performance corrispondono a periodi di forte raccolta di fondi, quando gli investitori si reimpegnano massicciamente a causa dell'afflusso di distribuzioni. Queste distribuzioni elevate sono generalmente il risultato di un mercato vivace per le uscite a valutazioni elevate. Un ambiente ideale per vendere, ma molto meno favorevole per comprare. Al contrario, i periodi più difficili per la raccolta di fondi spesso coincidono con opportunità di investimento più interessanti, dando luogo a buone annate.